Noi lo vediamo in questi tempi malaugurati di decadenza intellettuale, artistica e morale: oggi si apprezza solo la forza brutale, con una leggerezza che fa spavento; si apprezzano i trionfi della superbia, le sopraffazioni della prepotenza, i piaceri più bassi dei sensi, e tutto ciò che si crede possa soddisfare la vita presente.
Si sono elevati sul trono dell’orgogliosa iattanza uomini abominevoli, carichi di delitti e sono stimati come i novelli messia della umanità; si sono stravolte le idee fondamentali del cristianesimo, e si riguardano come sorpassate le idee vere della vita; si disprezza l’umiltà, la bontà, la pazienza, e persino la carità; tutto ciò che è virtuoso sembra meschino, e si mettono tra i ferri vecchi gli esempi luminosi dei santi, per esaltare quelli dei cosiddetti eroi del mondo con parole sante dissacrate e rese blasfeme.
È così che una povera vita viziosa diventa vita gloriosa, e che al Paradiso si sostituisce l’immortalità stupida della gloria terrena.
È una pena immensa vedere le maniere subdole o manifeste con le quali si perseguita la Chiesa, quasi si volesse eliminare dalla terra una concezione falsa della vita. Tutto ciò è abominevole innanzi a Dio e dobbiamo persuadercene noi che seguiamo il Signore, perché potremmo essere presi e conquistati dallo spirito del mondo che invade tutto come un uragano.
Potremmo anche noi inconsciamente disprezzare la povertà e credere che l’eleganza mondana sia un bene; potremmo aspirare ad essere tenuti in considerazione dagli uomini, aborrendo le vie delle umiliazioni e dei disprezzi; potremmo credere pazzia o squilibrio la mortificazione e la penitenza, miseria morale il cercare Dio solo, spregiando ciò che è terreno, meschinità di spirito appartarsi da quello che è mondano.
Potremmo a poco a poco dimenticare il Vangelo, e formarci una nuova legge cristiana riveduta e corretta a nostro modo, bevendo il veleno del mondo. Gesù Cristo ci ha dato un criterio infallibile di valutazione che non dobbiamo dimenticare: Ciò che è eccellente innanzi agli uomini è abominevole innanzi a Dio. Non c’è da illudersi e, alla luce di queste parole, non possiamo cadere nelle panie del mondo. Dobbiamo un giorno comparire innanzi a Dio, e trovarci in armonia con Lui, non col mondo. Le leggi della vita come le concepiscono gli uomini sono falsate, e non dobbiamo esporci al pericolo di perderci eternamente per seguirle. Come potremo temere di fare una brutta figura innanzi agli uomini, e non temere di farla innanzi a Dio?

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